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#DecretoBanchette il M5S a Siena

#DecretoBanchette il M5S a Siena

Oggi siamo stati a Siena, la città di MPS, della banca spolpata dal PD e salvata dal governo, a  maggioranza PD, con i soldi dei cittadini italiani. Siamo andati lì a manifestare, a portare la voce dei tantissimi cittadini che, pur non potendo essere presenti, non hanno mancato di raggiungerci attraverso il loro sostegno.

Ora non voglio perdermi nei tecnicismi, importantissimi e fondamentali per capire fino a che punto hanno avuto il coraggio di spingersi questi soggetti pur di tutelare il fallimento loro e dei loro amici. Qualora vogliate approfondire la questione vi rimando alle pagine dei preparatissimi colleghi della commissione Finanze. Vorrei però condividere con voi due riflessioni.

La prima. Parliamo di affari. Non esiste alcuna circostanza in cui un’azionista si propone di comprare il 70% delle quote di una società, senza pretendere, come sarebbe logico aspettarsi, di rimuovere il vecchio management e soprattutto senza pretendere di gestire in prima persona il proprio investimento. Ecco questo è ciò che ha fatto lo Stato Italiano con MPS. A fronte di un  ingente investimento di denaro pubblico (soldi che avremmo potuto destinare, ad esempio, al REDDITO DI CITTADINANZA),  lo Stato non ha preteso nulla. Noi chiediamo che, a fronte di un simile investimento da parte dei cittadini, l’attuale dirigenza sia messa davanti alle proprie responsabilità, i grandi debitori rispondano per i loro debiti e che i funzionari di Stato entrino all’interno della banca a garanzia e tutela dell’enorme sacrificio economico sostenuto dalla collettività.

La seconda. Per il Movimento Cinque Stelle è necessario che, d’ora in avanti, le banche d’affari siano separate dalle banche commerciali. Questo per far sì che la speculazione o i debiti dei grandi investitori non mettano più a repentaglio il risparmio dei cittadini. Nella nostra visione la banca deve essere un servizio e a servizio dei cittadini, non più il bancomat attraverso il quale un partito possa elargire, in cambio di sostegno,  favori ad amici e simpatizzanti.

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