La qualità dell’aria che respiriamo e il controllo delle emissioni inquinanti sono al centro dell’azione del Movimento Cinque Stelle, in Consiglio Regionale.
In quest’ottica stiamo portando avanti un lavoro per chiedere a Regione Lombardia maggiori controlli, per quanto concerne i rituali falò di S. Antonio. L’appuntamento si rinnova ogni mese di gennaio in tutta la regione. Spesso purtroppo in concomitanza con i picchi legati alle emissioni delle polveri inquinanti. I falò finiscono quindi per andare a gravare ulteriormente, su di un quadro di emissioni già fortemente compromesso in quel particolare periodo dell’anno. Senza considerare che, purtroppo, spesso all’interno dei roghi vengono bruciati materiali non consoni alla combustione quali plastiche e vernici.
Pertanto, abbiamo interrogato l’assessore all’Ambiente di Regione Lombardia, per sapere se ritenga di rivedere la DGR IX/2820 inserendo le seguenti specifiche, che dovrebbero poi essere recepite all’interno delle autorizzazioni rilasciate dai Sindaci:
– Consentire le deroghe ai divieti di combustione solo per i comuni montani ed eventualmente per quelli di pianura solo in particolari condizioni di qualità dell’aria elevata;
– Consentire un volume massimo di legna da bruciare nei falò pari a tre metri steri, come previsto dalla norma nazionale, rendendo tale limite esplicito nella Delibera;
– Consentire una massima durata dei falò pari a due ore;
– Prevedere controlli da parte della Polizia locale prima e dopo l’accensione dei falò, atti a verificare l’idoneità dei materiali che verranno bruciati, la grandezza della catasta di legna, la durata del fuoco.
Inoltre, abbiamo chiesto se Regione Lombardia intenda effettuare una campagna informativa presso i comuni e i cittadini finalizzata all’approfondimento delle normative vigenti in merito alle combustioni all’aperto.
Regione Lombardia, pur evidenziando le proprie difficoltà nel realizzare controlli accurati, ha scritto che intende prendere in considerazione quanto abbiamo chiesto, ovvero volume massimo e durata dei falò:
“Tra gli aspetti che, anche a fronte di talune richieste di chiarimento pervenute proprio in merito alle condizioni e ai presupposti di autorizzabilità da parte dei Sindaci, verranno presi in considerazione anche quelli evidenziati nell’Interrogazione”.
Noi vigileremo sull’impegno preso dall’assessore all’Ambiente, tornando ad interrogarlo in materia il prossimo inverno.
In allegato la risposta di Regione Lombardia.