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Il consumo di suolo e la cementificazione allagano Milano!

Il consumo di suolo e la cementificazione allagano Milano!

Solo dodici ore di pioggia e il Seveso è esondato allagando la zona nord di Milano: scantinati colmi d’acqua, viabilità difficoltosa e il ritrovamento di due cadaveri. Abbiamo fatto insieme a Davide Tripiedi e Daniele Pesco un intervento a fine lavori d’aula per denunciare l’accaduto.

A causa della cementificazione selvaggia negli ultimi dieci-quindici anni, fenomeni di questo genere si sono moltiplicati, per frequenza ed estensione, in maniera proporzionale allo sviluppo selvaggio della speculazione edilizia. Secondo l’edizione 2014 del rapporto Ispra sul consumo del suolo, Milano è la seconda città più cementificata d’Italia con il 61,7% di suolo occupato, superata solamente da Napoli. Il consumo di suolo in Italia viaggia alla spaventosa velocità di 8 mq al secondo.

La nostra proposta di legge sullo Stop al consumo di suolo potrebbe fare molto per il nostro territorio. Purtroppo dobbiamo denunciare un diniego da parte della maggioranza alla sua discussione. Da mesi infatti, nonostante le richieste del M5S, non si procede con l’analisi dei testi depositati, neanche del disegno di legge del governo stesso. La forza delle lobby del cemento sembra aver affossato per l’ennesima volta le tutele richieste a gran voce da cittadini e associazioni come Salviamo il paesaggio e WWF.

Chiederemo spiegazioni per quanto riguarda i ritardi nel comunicare la situazione di allarme alla popolazione e nell’intervenire. Sempre con riferimento alle esondazioni milanesi, ribadisco il concetto che il progetto delle vasche di laminazione in paesi come Senago, concepite per evitare le piene del fiume Seveso, è una soluzione inefficace, controproducente e dannosa per il territorio.

Speriamo che l’emergenza di questi giorni non venga sfruttata per accelerare i lavori sull’onda dei danni e disagi vissuti dai cittadini del nord Milano. Aver imbrigliato i fiumi in gabbie di cemento e averli interrati si è dimostrata una strategia fallimentare, ora creare delle inefficaci aree di sfogo non si trasformi in un mero guadagno di chi si occupa del movimento terra!

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