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Il M5S chiede proroga blocco licenziamenti, la Lega e il centrodestra bocciano la mozione

Il M5S chiede proroga blocco licenziamenti, la Lega e il centrodestra bocciano la mozione

Regione Lombardia si attivi, all’interno della conferenza Stato-Regioni, per chiedere al governo la proroga del blocco dei licenziamenti. Lo chiede il Movimento Cinque Stelle Lombardia, attraverso una mozione urgente depositata dal consigliere regionale Raffaele Erba.

Finora abbiamo toccato con mano il risvolto della crisi pandemica inerente alla salute, purtroppo gli effetti dei danni che il Covid ha causato al nostro sistema economico si manifesteranno nei prossimi mesi. Per questo motivo è fondamentale che le Istituzioni continuino a restare al fianco dei cittadini, fino al superamento dell’emergenza. Prorogare il blocco dei licenziamenti, soprattutto nei settori che hanno pagato al Covid il tributo più alto, penso al turismo e più in generale ai servizi, è indispensabile.

Ovviamente il blocco non può essere mantenuto per sempre, ma chiediamo ne sia previsto il graduale abbandono tramite apposita normativa. Contestualmente non bisogna dimenticarsi delle esigenze delle imprese, che vivono un oggettivo stato di difficoltà e che per questo devono essere sostenute attraverso adeguati sostegni. Prorogare il blocco fino alla fine di ottobre garantirebbe il tempo adeguato a organizzare gli strumenti e le politiche necessarie al ricollocamento di eventuali lavoratori in esubero. Data l’importanza del tema confidiamo le nostra mozione urgente non solo possa essere discussa dal Consiglio Regionale, ma trovino d’accordo anche il centrodestra.

+++AGGIORNAMENTO+++

BLOCCO LICENZIAMENTI: Lega e centrodestra smentiscono Salvini: favorevoli alla rimozione del blocco dei licenziamenti

La Lega e il centrodestra in Lombardia sono a favore della rimozione del blocco dei licenziamenti. Il voto alla mozione con cui il Movimento Cinque Stelle chiedeva a Regione Lombardia di attivarsi all’interno della conferenza Stato-Regioni per la proroga del blocco dei licenziamenti, smentisce, ancora una volta, quanto il leader del carroccio Matteo Salvini va dicendo da giorni.

Bocciando i primi due punti della nostra mozione il centrodestra ha gettato definitivamente la maschera.

Abbiamo provato a spiegare che per noi la questione non può essere banalizzata a blocco-sblocco. Questo momento così delicato deve essere accompagnato da norme specifiche e adeguati ammortizzatori sociali, in grado di fare da paracadute sia ai lavoratori che alle imprese colpite dalla crisi. Pensare di rimuovere il bocco dei licenziamenti fra un mese, senza un contestuale lavoro in questo senso, rischia di innescare scenari di incertezza e tensione sociale incompatibili con la voglia e il bisogno di ripresa che tutti quanti avvertiamo. Inoltre, considerando il numero delle imprese presenti sul territorio, la Lombardia rischia di pagare nuovamente il tributo più alto a questa crisi. Per questo abbiamo chiesto alla Giunta particolare attenzione, ma siamo stati ascoltati solamente a metà.

Il riferimento è ai passaggi del testo approvati ovvero: la proposta di considerare l’anticipo dell’età pensionabile come possibile strumento per mitigare gli effetti dei futuri licenziamenti, la promozione di una nuova normativa che rechi una maggiore responsabilità sociale di impresa per le multinazionali che investono in Italia, la richiesta di strumenti e risorse straordinari per la ricollocazione dei lavoratori e infine ulteriori sostegni ai settori particolarmente colpiti. Bocciati invece i punti che chiedevano a Regione Lombardia di attivarsi presso il Governo per richiedere di prorogare ulteriormente il blocco dei licenziamenti rispetto a quanto già stabilito dalla normativa vigente e proporre nella Conferenza Stato-Regioni, una gestione graduale del futuro sblocco dei licenziamenti.

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