Il Rosatellum corretto a colpi di bianchetto

Il testo della Legge Elettorale trasmesso al Senato, non è quello approvato dalla Camera.

In pratica il testo già di per sé osceno del Rosatellum è stato corretto a colpi di bianchetto, alla faccia di ogni regolamento parlamentare. Alla faccia della competenza. Alla faccia della democrazia. A vigilare su tutto questo l’attento occhio della presidenta della Camera Laura Boldrini.

Indovinate cos’ha fatto? Niente.

Il testo del Rosatellum pubblicato sul sito del Senato contiene infatti  una modifica sostanziale rispetto al testo approvato dalla Camera. All’articolo 1, il richiamo ‘di cui al comma 5’ è diventato ‘di cui al comma 6′”.  Insomma non si tratta certo di aver cambiato una virgola. Il M5S sottolinea che, secondo il regolamento del Senato, la correzione dell’errore andrebbe fatta attraverso emendamenti ad hoc in Aula. Mentre Boldrini, modificando il testo, viola il regolamento della Camera produce una “menomazione della sfera di attribuzioni costituzionalmente protette del Senato”.

Nel corso dell’azione legislativa esistono due tipologie d’errore: per la prima, gli errori di forma, la correzione necessaria avviene con una votazione subito prima del voto finale. Per la seconda esiste il cosiddetto “coordinamento formale”. Cioè quello tra il testo della commissione e quello uscito dalle modifiche dell’Aula. Quest’ultimo però non è il caso sollevato per la riforma elettorale: “La modifica apportata non può essere ricondotta a quella di coordinamento formale, anche perché l’errore che (Boldrini, ndr) ha indebitamente corretto non solo era già contenuto nel testo approvato dalla Commissione ma, addirittura, era già contenuto nell’emendamento” firmato da Francesco Paolo Sisto (Forza Italia). “Come si capisce, dunque, l’errore contenuto nel testo di legge non deriva dalla necessità di coordinare il testo con gli emendamenti approvati, né in Aula, né in Commissione” per questo motivo il nostro capogruppo ha scritto all’Ufficio di Presidenza della Camera, invitando al rispetto delle regole: “ad inoltrare al Presidente del Senato il testo così come votato dall’Aula, rettificando la Sua precedente trasmissione del medesimo”.

La lettera del Movimento Cinque Stelle alla presidentessa Laura Boldrini: