I dati raccolti dall’ISS (Istituto Superiore di Sanità) indicano come in Pianura Padana (Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Veneto) si sia verificato l’84,7% dei decessi causati dal virus Covid-19.
Sono numeri impressionanti. Per rendere l’idea, solo ieri, il commissario Arcuri ha dichiarato che a Milano sono morti sotto i bombardamenti della seconda guerra mondiale 2 mila civili, in 5 anni; in due mesi in Lombardia per il Coronavirus sono morte 11.851 civili, 5 volte di più.
Come mai il virus ha colpito con così tanta forza proprio qui?
La risposta che emerge dai primi studi scientifici è una: l’inquinamento. La letteratura scientifica ha dimostrato la correlazione che esiste fra le patologie del sistema respiratorio di origine virale e l’inquinamento atmosferico. Inoltre è dimostrato il ruolo di carrier, o vettore, che l’inquinamento svolge nei confronti del virus consentendogli una maggior permanenza nell’aria. La presenza in atmosfera di alte concentrazioni di polveri sottili quali PM10 PM2.5, biossido di azoto, monossido di carbonio e ozono – nei mesi precedenti la pandemia in Pianura Padana si sono riscontrate concentrazioni senza precedenti, simili a quelli riscontrati nella provincia dell’Hubei in Cina – porta ad una progressiva infiammazione delle vie respiratorie, la quale a sua volta crea l’ambiente ideale per lo sviluppo di gravi patologie respiratorie causate da infezioni virali.
All’alto livello di inquinamento si sono sommati fattori climatici sfavorevoli, che hanno contribuito in maniera significativa all’aumento dei livelli di inquinamento. Livelli che potrebbero, per conferire a questa tesi l’evidenza empirica occorrerà il tempo necessario a stabilire con certezza scientifica i meccanismi causa-effetto, aver favorito la diffusione del virus.
Come già annunciato dall’Istituto Superiore di Sanità è necessario approfondire il ruolo giocato dall’inquinamento atmosferico nella pandemia, sia per quanto riguarda la sua diffusione, sia per ciò che concerne l’effetto moltiplicatore sui suoi effetti. Ancora per un po’ di tempo dovremmo abituarci a convivere con Covid-19, per questo una conoscenza approfondita di tutti gli aspetti legate al virus stesso, è da ritenersi fondamentale al fine di limitarne al minimo la letalità.