Chiediamo a Regione Lombardia dei parametri migliori per valutare le emissioni
Ci battiamo da anni in difesa dei cittadini residenti nei comuni limitrofi all’impianto, soggetti a danni a lungo e breve termine sulla propria salute. Nei giorni scorsi il Movimento 5 Stelle ha presentato un’interpellanza al Ministero della Transizione Ecologica, perché a nostro avviso lo studio effettuato da Ats tra il 2018 e il 2019 presenta criticità e sottostima, con conclusioni non condivisibili, gli effetti sulla popolazione.
Per questo, dopo i numerosi atti regionali già presentati nel corso della legislatura, ho presentato una nuova interrogazione a Regione Lombardia, per chiedere se intenda effettuare uno studio sull’Inceneritore Silla2 al fine di stimare in maniera più precisa emissioni, ricaduta, portata e dispersione» così il consigliere regionale M5S, Massimo De Rosa.
Il termovalorizzatore Silla 2, entrato in esercizio nel 2001, si trova nella zona nord-ovest di Milano nei pressi del quartiere Figino. L’impianto è in grado di trattare oltre 500.000 tonnellate di rifiuti e produce energia elettrica e acqua calda per la rete di teleriscaldamento del quartiere Gallaratese, polo Fiera Rho-Pero e diverse utenze dei comuni limitrofi.
Dopo anni di battaglie, che hanno visto il Movimento Cinque Stelle supportare attivamente le istanze avanzate dal Comitato Intercomunale Silla 2, è stata realizzata da ATS un’indagine epidemiologica sulla popolazione residente nelle vicinanze dell’inceneritore. Oggetto dell’analisi la “valutazione dello stato di salute della popolazione residente nell’area intorno all’inceneritore Silla 2”. I risultati dell’indagine sono stati pubblicati e diffusi a marzo 2019.
Lo studio è realizzato, a nostro avviso, con una metodologia corretta, per quanto riguarda la mappa delle ricadute degli agenti inquinanti, la varietà di effetti sulla salute studiata e la valutazione della esposizione. Rilevando importanti effetti sulla salute, quali un eccesso del 71% della mortalità per cause respiratorie, un eccesso di accessi al pronto soccorso del 29% per cause cardiovascolari, un eccesso del 17% per cause respiratorie negli adulti, nonché un eccesso di accessi al pronto soccorso nei bambini pari al 44%. Tuttavia, pur concordando sul metodo utilizzato, non possiamo concordare sulle conclusioni.
SCARICA QUI L’INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE MASSIMO DE ROSA