Ieri, domenica 29 novembre, abbiamo aderito alla Marcia Globale per la protezione del Clima organizzata dai comitati NoTangenziale, tra i comuni di Abbiategrasso e Robecco. Il corteo, partito da Abbiategrasso, ha raggiunto Robecco, percorrendo la passeggiata che si snoda lungo l’argine del Naviglio. Grazie anche clemenza del clima, che ha concesso un breve intervallo di sole al freddo degli ultimi giorni, tutto si è svolto in un’atmosfera di festa e serenità. Tutti i ciclisti, podisti e avventori occasionali, che ogni domenica frequentano questa meravigliosa parte del nostro territorio, hanno compreso il nostro messaggio e pazientemente hanno aspettato il passaggio del gruppo per poi riprendere la propria attività.
Abbiamo aderito alla marcia per mettere in chiaro a tutti i capi di governo, a partire da oggi riuniti in Francia per la Conferenza Mondiale sul Clima di Parigi, che il loro dovere è quello di trovare risoluzioni vincolanti per fermare le emissioni e ridurre il riscaldamento globale, di modo da permettere ai nostri figli di poter vivere serenamente nell’unico pianta che abbiamo a disposizione: LA TERRA, non esiste un piano B.
Abbiamo allo stesso tempo colto l’occasione, per confermare il nostro NO alla realizzazione della
Magenta-Vigevano, infrastruttura che rientra a pieno titolo nelle opere la cui realizzazione certamente non va né nella direzione di un’Italia maggiormente eco-sostenibile, né tanto meno di una riduzione globale delle emissioni di gas. Il progetto Anas, non solo è destinato a devastare chilometri di terreni agricoli di pregio, terreni che creano lavoro e arricchiscono il territorio grazie a coltivazioni biologiche, ma rappresenta il primo passo verso la realizzazione della altrettanto devastante
TOEM, tangenziale esterna ovest Milanese.
Abbiamo spiegato all’interno di tutte le sedi dove ci è stato concesso di farlo, come alternative viabilistiche meno impattanti siano ancora praticabili, che l’ammodernamento e il potenziamento del trasporto pubblico è fattibile e che la mobilità dolce aiuta a decongestionare le strade dei nostri comuni. Non resta molto tempo, con la fine del 2015, il cemento potrebbe cominciare a calare sugli splendidi campi del nostro territorio. Non tutto però è ancora perduto. Se i sindaci si presenteranno compatti alla conferenza dei servizi, modifiche sostanziali al progetto sono ancora possibili. Confidiamo nel buon senso degli amministratori locali, affinché mettano da parte gli egoismi, in favore dell’ultimo polmone verde di Milano.