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La sfiducia a Gallera: atto dovuto e tardivo

La sfiducia a Gallera: atto dovuto e tardivo

La mia intervista al quotidiano “La Notizia”

  1. Come giudica la sfiducia della lega a Gallera?

Si tratta di un atto dovuto e tardivo. Lo scarica barile sui medici lombardi in ferie, per coprire i ritardi di Regione Lombardia nell’avvio della campagna vaccinale anti-Covid, è solo l’ultimo increscioso episodio di una catena di inadeguatezze che si susseguono dal mese di marzo. L’assessore ha dichiarato si trattasse di dichiarazioni condivise con la presidenza. Pertanto se la Lega sfiducia Gallera, sfiducia anche lo stesso Fontana. Le responsabilità sono le stesse.

  1. Crede sia un modo da parte di Fontana di scaricare responsabilità?

Sì. Si tratta di un’operazione, mal riuscita, di marketing politico. La Lega prova a prendere le distanze dalla disastrosa gestione della pandemia in Lombardia, operata da tutta la maggioranza di centrodestra. Non bisogna però lasciarsi ingannare. L’inadeguatezza dimostrata da Gallera è la stessa del presidente Fontana e della sua maggioranza che, fino all’ultimo, ne ha avallato e sostenuto l’operato. Salvandolo in ogni circostanza in cui il Movimento Cinque Stelle ha chiesto all’assessore conto di quella serie interminabile di errori, che hanno reso la Lombardia la regione italiana in cui la pandemia ha riscosso il suo tributo più doloroso.

  1. Pensa che però ci sia stata una rottura anche nel centrodestra lombardo? Potrebbe avere ripercussioni sulla tenuta del governo regionale?

La rottura, all’interno del centrodestra lombardo esiste da inizio legislatura. Se la Lega cresce, Forza Italia va verso l’estinzione. Questo da un lato alimenta la fame di potere e poltrone del carroccio, dall’altra rende sempre più disperati i tentativi di sopravvivere dei forzisti. Le sfiducia all’assessore Gallera va letta in quest’ottica. Non si tratta di una presa di coscienza, o di una visione politica condivisa dalla maggioranza. Si tratta di giochi di potere, logiche di spartizioni e manovre di palazzo volte a trovare nuovi equilibri nella spartizione del potere stesso. Questo è ciò a cui pensa il centrodestra, in piena pandemia.

  1. A questo punto credete che solo Gallera (o anche Fontana, ndr) debba dare le sue dimissioni?

Dalla scorsa estate il Movimento Cinque Stelle chiede le dimissioni di entrambi. Troppe le prove di inadeguatezza. Troppi gli scandali e le indagini della magistratura. Troppi gli errori e i ritardi. Dopo la pubblica sfiducia le dimissioni sono diventate inevitabili. Si agisca immediatamente, perché ora l’importante è la distribuzione e la somministrazione dei vaccini anti-covid e la riforma della sanità lombarda. Il M5S ha presentato una proposta di legge che va nell’ottica del rilancio della medicina territoriale all’interno di un modello in cui il privato sia complementare, e non in competizione, con il pubblico.

  1. Nel frattempo, infatti, la percentuale di vaccini effettuati in Lombardia è tra le più basse in Italia. Ennesimo segno del fallimento nella gestione dell’emergenza sanitaria?

I dati di questi giorni sono allarmanti. Solo il 3% delle dosi a disposizione di Regione Lombardia, la regione che ha avuto più dosi di tutte le altre, sono state somministrate. Il timore è che le mancanze di chi governa la Lombardia portino al fallimento della campagna vaccinale anti-covid, esattamente come hanno portato al fallimento della campagna vaccinale anti-influenzale. Non risulta esista un piano vaccinale regionale. I vertici regionali hanno sostanzialmente lasciato carta bianca ai singoli presidi ospedalieri. Non esiste. Il cittadino deve avere garantito il medesimo sistema su tutto il territorio regionale. Altrimenti le Regioni cosa sono lì a fare?

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