Ieri il governo ha buttato nel cesso 27 milioni di voti dei cittadini italiani, scegliendo poi di tirare l’acqua pubblica. Per la prima volta nella storia della nostra Repubblica una legge: “Legge popolare per la ripubblicizzazione dell’acqua“, è stata discussa in assenza del relatore di minoranza. La nostra Federica Daga, non ha infatti potuto presenziare alla discussione in quanto precedentemente sospesa dalla presidente Boldrini. Un altro piccolo record di democrazia delle combriccola renziana, magari lo metteranno all’interno di una slide.
Di seguito il mio intervento in Aula:
Signor Presidente, ho sentito dire dalla collega Bargero che l’acqua non è un bene pubblico e poi ho sentito dire dalla collega successiva che l’acqua va pagata. Allora, come minimo siete imbarazzanti: l’acqua è un bene pubblico (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) e non abbiamo mai detto…nessuno ha mai sostenuto che l’acqua non vada pagata, semplicemente non bisogna farci alcun profitto (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
Se ci sono dei guadagni sull’acqua e sulla gestione dell’acqua, vanno reinvestiti sulle reti, vanno reinvestiti per abbassare il costo della bolletta ai cittadini, che la pagano e la pagano volentieri, ma deve andare al servizio, non nelle tasche di qualcuno, che spesso è legato a qualche partito (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).
E voglio ripetere e anche rispondere al collega Palese, che ho sentito dire che dobbiamo rispettare l’Europa e i dettami dell’Europa, ma questo l’ha detto anche il PD: io sono qui per i cittadini italiani, non per la burocrazia europea. Il MoVimento 5 Stelle qua è a rappresentare i cittadini italiani e non la burocrazia europea, ricordatevelo (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle) !