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Milano città olimpica, ma se arrivi di notte resti a Malpensa

Milano città olimpica, ma se arrivi di notte resti a Malpensa

Modello Milano, Milano città olimpica, Milano europea, poi scopri che se atterri a Malpensa, in una fascia oraria che va dall’una alle sei, non hai modo di raggiungerla, se non tramite una costosa corsa in taxi (tariffa di 95 euro circa). Sono parecchi i milanesi che quest’anno, rientrando dalle vacanze, hanno dovuto fare i conti con quello che, nell’ambito del trasporto pubblico e dei collegamenti con la città, potrebbe definirsi come un vero e proprio buco nero.

Non solo i milanesi, al rientro dalle vacanze, hanno trovato in omaggio la sorpresa di dover passare una notte all’aeroporto prima di poter salire sul primo autobus o treno del mattino ma, una volta rientrati a casa hanno dovuto prendere atto degli sconsiderati aumenti che Regione Lombardia ha imposto a chi di loro deve recarsi a lavoro in treno. Un cittadino di Bollate ad esempio dovrà pagare una abbonamento ferroviario il cui incremento sarà pari al 49%, uno di Abbiategrasso spenderà il 54% in più. A fronte di cosa? Dicono che gli aumenti miglioreranno i servizi, ma non sono nemmeno in grado di collegare ventiquattro ore su ventiquattro l’aeroporto con il centro della città.

Queste sono le infrastrutture che servono ai cittadini, ai turisti, ai manager, a tutti coloro i quali vengono a lavorare o semplicemente a visitare Milano. La città si sta preparando ad accogliere le Olimpiadi, ma non siamo in grado di garantire ai nostri concittadini e ai nostri turisti di raggiungere il centro nelle ore notturne. Invece di garantire servizi a chi arriva in città, Regione Lombardia preferisce continuare a sperperare risorse pubbliche in quel pozzo senza fondo che è Pedemontana. Tanto, e lo si è capito dal salasso degli aumenti di questi giorni, chi paga sono sempre gli stessi.

In merito ai collegamenti notturni con Malpensa inesistenti, abbiamo depositato una richiesta di acceso agli atti per verificare che Regione sia o meno a conoscenza del disservizio e cominciare in tal senso un lavoro volto a trovare possibili soluzioni al riguardo. Da un lato avviare un confronto con gli operatori dei servizi autobus per migliorare l’offerta adeguandola alle mutate esigenze e dimensioni dei Terminal o, in alternativa, valutare l’introduzione di un servizio bus-navetta, sostitutivo del servizio ferroviario, in grado di coprire la fascia oraria dall’una alle cinque.

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