Come spesso accade ad agosto, nella distrazione generale, si pianificano i progetti più scellerati per l’ambiente.
E così si scopre che esiste un piano di Total per portare a Roma con circa 170 camion al giorno, il greggio estratto da Tempa Rossa e che non arriverà più a Taranto. Raffinerie di Roma ha chiesto l’esclusione dalla Valutazione di impatto ambientale per il progetto di ampliamento del sito di Malagrotta, a Roma. Il tutto in silenzio, il tutto senza che il ministro dell’Ambiente abbia avuto la decenza di esprimersi al riguardo.
“Invadere ogni giorno le strade di mezza Italia con centinaia di camion di petrolio per poi caricarli via nave è un crimine ambientale – denuncia il deputato M5S Stefano Vignaroli, vicepresidente della Commissione di inchiesta bicamerale sul ciclo dei rifiuti – Farli transitare per Malagrotta, poi, ancor di più. La scelta di Total non può essere avallata dal Governo e deve essere respinta. Total Erg e Raffineria di Roma argomentano, poi, sostenendo che a Malagrotta con la chiusura della discarica è diminuito il traffico dei camion. Affermare ciò vuol dire prendere in giro i cittadini. I camion in ingresso alla discarica sono sempre gli stessi da anni. Il rifiuto infatti continua ad esser pretrattato a Malagrotta e poi, invece che essere interrato in loco come accadeva prima, viene portato altrove. Occorre anche considerare l’effetto domino in caso di incidente rilevante data la presenza ravvicinata di più impianti. Presenterò un’interrogazione parlamentare e farò qualsiasi atto è nelle mie funzioni per impedire questo scempio ambientale proposto praticamente a Ferragosto”.
“Raffineria di Roma S.p.A. intende realizzare presso il proprio Deposito di Pantano di Grano modifiche impiantistiche che consentiranno il transito attraverso la struttura logistica di circa 1.100.000 m3 di grezzo all’anno. E anche l’uso di acqua dolce dall’acquedotto romano aumenterà di conseguenza, si legge nel progetto – dichiara la deputata Federica Daga della Commissione ambiente – il governo così solerte nel preoccuparsi dell’emergenza idrica non più tardi di venti giorni fa, non vorrà certo avallare tale ipotesi dando esito positivo alla richiesta di Valutazione di impatto ambientale. Chiameremo il governo a risponderne e agiremo a tutti i livelli per scongiurare questo progetto scellerato”.
“Sappiamo anche di un piano alternativo a Roma che intende trasportare il tutto nelle Marche – denuncia la deputata Patrizia Terzoni – Il viaggio dei tir carichi di greggio non deve essere autorizzato, qualsiasi sia la destinazione. Faremo di tutto per evitare questo ulteriore scempio ambientale”.