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Olona sentenza Perstorp: Italia a rischio sanzione, il ministro dovrà risponderne

Olona sentenza Perstorp: Italia a rischio sanzione, il ministro dovrà risponderne

Quanto sta succedendo a Castellanza ha dell’incredibile.

Il Consiglio di Stato, ribaltando una precedente sentenza, ha dato all’azienda svedese Perstorp il permesso di continuare ad inquinare il fiume Olona. Il colosso chimico svedese, 1.2 miliardi di fatturato l’anno, potrà quindi, con il bene placido dello Stato italiano, continuare a riversare all’interno dell’Olona, già di per sé uno dei fiumi più inquinati d’Italia, gli scarti della sua produzione industriale.
E’ assurdo. Sembra che della salute dei cittadini e della tutela dell’ambiente, non interessi nulla a nessuno. Come se dicessero chiaramente, a noi del futuro non interessa nulla. Questo non possiamo accettarlo.
Dalle parole ai fatti. Il Movimento Cinque Stelle ha immediatamente presentato un’interrogazione parlamentare al riguardo. Chiederemo conto al governo del fatto che gli effetti della sentenza del Consiglio di Stato potrebbero ripercuotersi sulla collettività anche in termini economici. L’Italia, a causa dell’inquinamento dei suoi fiumi e dei suoi corsi d’acqua, rischia infatti di essere sanzionata a livello europeo. Per questo ci chiediamo, e lo domanderemo direttamente al ministro dell’Ambiente, come sia possibile: primo non tutelare la salute dei cittadini attraverso la protezione dell’ecosistema; secondo non rispettare i parametri imposti per il bene collettivo al fine di compiacere una multinazionale. Rischiando così di andare incontro ad un’infrazione certa. Insomma oltre al, gravissimo, danno ambientale anche la beffa di doverne sostenere il costo economico.

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