La situazione energetica in Italia, spiegata facile per il centrodestra
La maggioranza in Regione Lombardia ci ha accusato a mezzo stampa nei giorni scorsi di voler far tornare i lombardi alle caverne, perché abbiamo chiesto di “attivarsi affinchè la strategia regionale e nazionale per contrasto ai recenti elevati prezzi dell’energia non preveda il ricorso a nuove estrazioni di idrocarburi, ma punti allo sviluppo delle energie rinnovabili”.
Follia? Incuranza delle difficoltà economiche di famiglie e imprese? Non credo proprio. Vediamo perché:
1. Consumo medio di gas in Italia all’anno: 70 miliardi di Sm3
2. Produzione in Italia di gas, nel 2021: 3,5 miliardi di Sm3, di cui 1,48 onshore (terraferma).
3. Riserve complessive di gas italiane: circa 70-90 miliardi di Sm3
4. In Italia vige l’articolo 8 della legge 6 agosto 2008, n. 133, che prevede il “divieto di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi nelle acque del golfo di Venezia”. Il motivo è legato al fenomeno della subsidenza (fenomeno principalmente naturale che causa l’abbassamento del suolo).
5. Per dare il via alle estrazioni nell’Adriatico, sarebbero necessari circa 16 mesi per l’iter burocratico (tempistiche stimate per iter legislativo e iter di Valutazione d’Impatto Ambientale e Autorizzazione). Durata stimata dei cantieri per approntare l’estrazione di gas: almeno 2 anni. Tempo stimato totale: non meno di 3 o 4 anni.
6. Quindi ipotizzando di poter iniziare ad estrarre nel 2027, con un piano di 10-15 anni circa, la produzione media annuale sarebbe tra i 5 e i
7 miliardi di metri cubi all’anno. (non è possibile estrarre tutti i volumi stimati presenti in un solo anno, ovviamente).
7. Si aumenterebbe, quindi, la produzione di gas italiana di circa 5-7 miliardi di metri cubi all’anno, che si aggiungerebbero agli attuali 3,5 (totale circa 10 miliardi di metri cubi) a fronte di un fabbisogno medio annuo di 70 miliardi di metri cubi.
8. Non è un incremento tale per far sì che i prezzi del gas possano diminuire. Il prezzo del metano resterebbe comunque legato al mercato internazionale, poiché dipenderemmo ancora per circa 60 miliardi di metri cubi (sei settimi del fabbisogno annuo) dal mercato estero.
Quali i vantaggi dell’estrazione in Italia:
– meno impatto ambientale perché il gas non dovrebbe affrontare il lungo trasporto dai paesi esteri ma ci sarebbe impatto dovuto alle perforazioni e alle infrastrutture locali.
– dal punto di vista economico: nuovi posti di lavoro e le royalties che lo Stato incasserebbe (se tali incassi venissero investiti in rinnovabili sarebbe vantaggioso).
E per i cittadini quali vantaggi?
– Nessun vantaggio immediato nelle tasche dei cittadini.