Home / ATTIVITA' PARLAMENTARE / Programma Energia: Galletti d’accordo a parole, ma i fatti…
Programma Energia: Galletti d’accordo a parole, ma i fatti…

Programma Energia: Galletti d’accordo a parole, ma i fatti…

“Il piano energetico dei 5 stelle? Sono venuti a portarmelo l’altro ieri, sono stati molto gentili”. Con queste parole il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, ha voluto commentare il nostro incontro di ieri. “In ambiente le idee chiare ce le abbiamo tutti – spiega il ministro -, la strada dell’ambiente soprattutto per quanto riguarda l’energia è segnata e il progetto dei 5 stelle va in quella direzione: gran parte di quelle cose io le posso sottoscrivere“.

Bene, ancora una volta le nostre proposte vengono accolte con belle parole, ma poi? L’esperienza ci ha insegnato a non fidarci delle promesse di questo governo, alle quali quasi sempre non fanno seguito i fatti. Siamo contenti di sapere che il ministro dell’Ambiente apprezzi il nostro programma energia e che addirittura ne possa sottoscrivere gran parte. Peccato però che gli atti del governo vadano in senso opposto. Nei giorni scorsi, assieme al portavoce in Senato Gianni Girotto, abbiamo consegnato al ministro Galletti un documento di proposte per una Sen (Strategia Energetica nazionale) che incida realmente su ambiente, territorio, salute e che non si riveli la solita nobile dichiarazione d’intenti destinata a restare tale. Obiettivo che vogliamo raggiungere attraverso le linee guida del programma energia del M5S, sottoscritto tramite voto dai cittadini, grazie alla piattaforma Rousseau.

Dobbiamo prendere atto di come su Tap, trivelle, approvvigionamento dalle fonti energetiche dall’estero siamo lontani. Per questo ci farebbe piacerebbe sapere come il ministro possa far seguire i fatti  alle intenzioni espresse in merito alla SEN di governo, affinché l’Italia possa liberarsi il prima possibile dal carbone e dalle fonti fossili. L’ultimo provvedimento, un disciplinare del ministero dello Sviluppo economico, va esattamente in senso opposto, assegnando ai petrolieri la possibilità di continuare a trivellare a mare entro le 12 miglia dalla costa. Ancora: la democrazia energetica, l’autoconsumo e la distribuzione diffusa che auspichiamo nel programma di governo del M5S, come si sposano con infrastrutture inutili e dannose come il Tap?

Insomma sugli intenti generali, purtroppo a quanto pare solamente a parole, c’è una convergenza, inoltre i metodi per raggiungere gli obiettivi sono decisamente lontani. Questa battaglia è per noi troppo importante, per questo continueremo a far sentire la nostra voce, non appena il ministro sarà in Aula, proprio per riferire in merito alla SEN.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

*

Scroll To Top