Per chiuderci la bocca hanno dovuto cacciarci dall’Aula.
Abbiamo lottato per due settimane contro questa (NON) riforma, senza risparmiare tempo, energie e risorse. Per tutta risposta, ieri, prima volta nella storia che il Consiglio regionale della Lombardia viene convocato di domenica, il centrodestra ha bellamente disertato i lavori d’aula, non permettendo di raggiungere il numero legale e causando la sospensione della seduta. Non una gran differenza rispetto agli altri giorni della settimana in cui comunque la maggioranza non ha ascoltato una parola dei nostri interventi.
Questa mattina, scopriamo che il centrodestra ha cestinato le nostre proposte tagliando 3500 dei nostri ordini del giorno. Mai la Presidenza aveva fatto ricorso a un simile taglio degli atti presentati da un gruppo politico. Un pericoloso precedente per il dibattito democratico in Regione Lombardia.
Per questo motivo abbiamo deciso di protestare occupando i banchi, ovviamente vuoti, della Giunta e quelli della presidenza, mostrando con i cartelli le proposte che non hanno voluto ascoltare: meno liste d’attesa, stop nomine politiche, pubblico e privato uguali diritti e uguali doveri.
Alla fine ci hanno espulsi, uno per uno. Noi però non molliamo, il Movimento 5 Stelle non abbandona i cittadini, soprattutto se c’è in gioco la loro salute.