Il sindaco Sala apre al dibattito pubblico, i cittadini milanesi vogliono il dibattito pubblico, la legge prevede per questo tipo di opera la possibilità di dibattito pubblico, Regione Lombardia mette nero su bianco che spetta al Comune prendere una decisione in merito al dibattito pubblico, il dibattito pubblico potrebbe contribuire a velocizzare l’iter di riqualificazione del quartiere, l’unica domanda da porre al Sindaco Sala è quindi: perché non abbia ancora provveduto a convocarlo?
Regione se n’è lavata le mani, Sala adesso decida
Rispondendo alla mia interrogazione il Presidente Fontana rende noto che, se il Comune di Milano chiedesse a Regione Lombardia di derogare al dibattito pubblico sullo stadio, Regione concederebbe la deroga. In pratica, al di là di tutti i proclami, Regione se ne lava le mani scaricando sul Comune l’eventuale responsabilità di escludere i cittadini dal dibattito, quando invece avrebbe la competenza e la facoltà, di fronte a un’eventuale richiesta di deroga al dibattito pubblico, previsto per legge per grandi opere al fine di tutelare la partecipazione e gli interessi dei cittadini, associazioni e comitati sul territorio, di non concederla.
Il centrodestra che governa Regione Lombardia sceglie di non decidere, dimostrando ancora una volta tutta la propria inadeguatezza. La scusa dell’accelerare i tempi non regge, dal momento che proprio in questi mesi abbiamo assistito a uno stallo, che grazie al coinvolgimento dei cittadini potrebbe invece sbloccarsi.
Il Sindaco Sala ha ora il campo libero e può scegliere e agire come ritiene opportuno. Perché se da un lato Regione Lombardia gli dà la possibilità di tirar dritto senza chiedere nulla ai milanesi, dall’altra non vi sono più ostacoli all’apertura del dibattito pubblico. Una possibilità in merito alla quale il Comune ha finora nicchiato.
Noi siamo convinti che avviare una discussione, sulla base di alternative progettuali serie e documentate, senza escludere dalle ipotesi il progetto di ristrutturazione dell’impianto esistente, consentirebbe di ridurre il contenzioso e al progetto di compiere passi avanti. Anche nell’interesse del Comune di Milano che in queste ore si trova a fronteggiare i primi malumori di Milan e Inter e i sogni da campagna elettorale del sindaco uscente di Sesto San Giovanni, che fra il serio e il faceto sogna il nuovo impianto all’interno dell’ex area Falk. Un’ipotesi alla quale fatico a credere, ma che aprirebbe scenari complessi per il sindaco Sala e Milano.