IL MODELLO LEGA: CONDANNE ANCHE IN APPELLO PER LA RIMBORSOPOLI LOMBARDA
Cene di lusso nei ristoranti alla moda di Milano, cartucce da caccia, gratta e vinci e anche feltrini per le sedie. Chi paga? I cittadini e i lavoratori lombardi. Confermate in appello le condanne ai bravi e competenti amministratori della Lega, che si sono fatti rimborsare con soldi pubblici spese personali per un totale di circa 3 milioni di euro da Regione Lombardia.
FRA I CONDANNATI UN POKER DI CAMPIONI DI COMPETENZA
Massimiliano Romeo 1 anno e otto mesi, per l’attuale capogruppo della Lega in Senato. Perché nella Lega le condanne fanno curriculum. Più sei “bravo” e più fai carriera. Ora che è arrivata la condanna in appello non mi stupirei che al prossimo giro tentassero di farlo ministro.
Angelo Ciocca un anno e sei mesi, per l’euro deputato che ha costruito la propria carriera sull’aver calpestato con una scarpa le carte del commissario Ue all’economia Pierre Moscovici, quando la Lega non era ancora rimasta folgorata sulla via di Draghi e dell’europeismo.
Renzo Bossi due anni e mezzo. Il “trota”: basta la parola.
Nicole Minetti, l’ex igenista dentale di Silvio Berlusconi eletta consigliere regionale, ha patteggiato un anno e un mese.
In totale il collegio presieduto da Rosa Polizzi ha dato il via libera a 11 patteggiamenti per gli ex consiglieri regionali del Pirellone, tutti con pena sospesa e inferiori ai due anni di reclusione. L’imputazione, per tutti e 51 gli imputati, è di peculato: tra il 2008 e il 2012, secondo le accuse, si sono fatti rimborsare con soldi pubblici spese personali per un totale di circa 3 milioni di euro.