Un’interrogazione a Regione Lombardia in merito ai ritardi legati all’iter di realizzazione della superstrada Rho-Monza, con particolare riguardo alla realizzazione delle opere di mitigazione dell’impatto ambientale.
La superstrada Rho-Monza doveva snellire il traffico durante Expo 2015. Siamo nel 2022 e i cittadini devono ancora fare i conti, ogni giorno, con i disagi imputabili ai ritardi legati alla realizzazione dell’opera. Dallo scorso ottobre, la chiusura dell’uscita di Novate genera ingorghi in via Polveriera, verso la Comasina e viceversa e nel sottopasso di via Vittorio Veneto. Mezz’ora al giorno per percorrere circa 500 metri è inaccettabile, anche in funzione delle ripercussioni sulla qualità dell’aria.
Per questo ho chiesto a Regione Lombardia di rendere note le motivazioni dei ritardi. Non solo quelli legati alla realizzazione dell’opera, ma soprattutto quelli relativi alla realizzazione delle previste opere di mitigazione dell’impatto ambientale della stessa, promesse durante l’iter di approvazione. I cittadini hanno diritto di conoscere un cronoprogramma dei lavori che, finalmente, abbia date certe e attendibili. Allo stesso tempo ho chiesto a Regione Lombardia quali interventi intenda attuare, per migliorare il sistema di rilevazione della qualità dell’aria nella zona.
Ritengo che l’installazione di centraline di rilevazione delle polveri sottili, nel territorio interessato dall’opera, sia indispensabile per monitorare i livelli relativi alla qualità dell’aria. Una volta in possesso delle informazioni sarà necessario convocare una riunione della “Consulta Rho Monza”. In tale sede discutere le motivazioni e le possibili soluzioni relative ad eventuali ritardi nella realizzazione sia dell’opera sia degli interventi di mitigazione ambientali. Occorre intervenire, perché la situazione non è più né sostenibile, né tollerabile.